
Domenica 29 novembre 2015
ore 20.30 – csa Brigata 36 – via Riccione 4, Imola
SERATA PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
Il diritto alla casa è un diritto fondamentale, e deve essere garantito a chiunque, che si trovi sotto sfratto per morosità incolpevole o che viva in una casa popolare, dove con modifiche normative si stanno peggiorando le condizioni di accesso e permanenza!
Durante la serata verrà presentato e distribuito l’opuscolo “MANUALE DI RESISTENZA ALLO SFRATTO PER MOROSITÀ” e si discuterà, con attivisti/e di ASIA-USB e dello Sportello Antisfratto di Imola, della situazione delle case popolari e delle modifiche previste nel nuovo regolamento ERP.
– NO alle modifiche peggiorative del nuovo regolamento ERP
– NO alla svendita delle case ERP
– Più alloggi per affrontare l’emergenza abitativa
– Più risorse per il recupero delle case ERP
– DIRITTO ALLA CASA PER TUTTI/E !!
Contatti Sportello Antisfratto di Imola:
Mail: antisfratto@autistici.org
Tel: 3774442572
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Pubblichiamo di seguito la lettera aperta dello Sportello Antisfratto di Imola sulle case popolari

LETTERA APERTA SULLE CASE POPOLARI
È di questi mesi l’approvazione, da parte dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, di importanti modifiche al Regolamento ERP, che andranno ad incidere pesantemente sulle condizioni di chi vive l’emergenza abitativa.
Tra le modifiche, tutte di carattere peggiorativo, la più importante è sicuramente quella che facilita il cosiddetto “turn over”, ovvero la diminuzione della distanza esistente tra il limite di reddito per l’accesso e quello per la permanenza, in modo che il secondo limite superi il primo di un valore compreso tra il 20% ed il 60%.
In pratica, prendendo ad esempio una famiglia con un solo reddito, diventerà sufficiente che si aggiunga un secondo reddito, anche da lavoro part-time, per rischiare di ritrovarsi privati della casa popolare assegnata, con un meccanismo perverso che oltretutto favorirà il lavoro nero.
Non meno importante è anche l’accresciuta rilevanza dei parametri “oggettivi” (come le caratteristiche dell’alloggio) nella determinazione dei canoni di affitto, mentre saranno meno rilevanti i parametri “soggettivi”, ovvero le possibilità economiche degli inquilini: gli affitti saranno quindi ricalcolati guardando meno alle capacità economiche di chi abita le case popolari.
È solo questione di tempo ed anche il Comune di Imola voterà per il recepimento di tali modifiche, stabilite a livello regionale con il voto del PD e l’astensione della Lega Nord (alla quale evidentemente queste cose non interessano).
È assordante il silenzio con il quale il Comune si appresta ad intervenire così pesantemente sui diritti di chi vive nelle case popolari: ci chiediamo se i residenti siano stati informati di cosa comporterà per molti di loro l’applicazione del “turn over”, e se chi ha fatto domanda di mobilità (in particolare per i nuovi alloggi in zona Montericco) è a conoscenza del fatto che l’affitto che pagherà rischierà di essere aumentato sensibilmente.
Ci sembra paradossale che la politica istituzionale sia più interessata a perseguitare chi vive in casa popolare invece che impegnarsi per risolvere le problematiche che già colpiscono da tempo gli alloggi ERP, come i numerosi casi di appartamenti dichiarati anti-igienici su cui non si interviene o la possibilità, mai presa in considerazione dal Comune, di pensare a forme di autorecupero da parte degli inquilini per la manutenzione dei propri alloggi, con riduzione dell’affitto in base ai lavori svolti.
Ci chiediamo poi quale sia la reale situazione del patrimonio di case popolari nel Comune di Imola, dopo aver letto le dichiarazioni del nuovo assessore alla casa Visani su un quotidiano del 27/10, in cui afferma che la percentuale di alloggi ERP sfitti attualmente sia sotto il 5% del totale.
Infatti da dati Acer diffusi dalla stampa nell’agosto 2014 risultavano esserci 170 alloggi sfitti su 955 totali: in quest’ultimo periodo ci sono stati sì dei ripristini, resi possibili tramite fondi reperiti da precedenti (s)vendite di alloggi ERP, ma da quello che risulta sui giornali sono numeri che non fanno scendere la quota di sfitto sotto i 100 appartamenti, mentre il 5% dichiarato da Visani corrisponderebbe a meno di 50 alloggi. Insomma è la carta stampata o l’assessore che non la raccontano giusta?
Ed infine, ma non meno importante, in una situazione in cui l’emergenza abitativa colpisce sempre più persone (perdita del lavoro, vite sempre più precarie, riduzione del reddito…), chiediamo all’assessore Visani e all’Amministrazione Comunale come sia possibile prevedere nei prossimi due anni l’alienazione (ovvero la svendita) di altri alloggi ERP per un valore di 400.000 €?
La situazione di emergenza, constatata dal Consiglio Comunale stesso con una mozione approvata in aprile, richiede l’investimento di risorse economiche che non siano più reperite, come fatto in passato, con la vendita e la conseguente riduzione del patrimonio ERP esistente, altrimenti non si farà altro che peggiorare la situazione esistente!
Non vogliamo che questa diventi l’ennesima beffa, che si aggiunga a quella della palazzina nuova in zona Montericco, dove dopo anni di polemiche la montagna ha alla fine partorito un topolino, con solo 12 alloggi ERP su oltre 70 costruiti.
Invitiamo gli/le inquilini/e di case popolari a non subire passivamente questi attacchi e a cominciare a lottare uniti per far valere i propri diritti!
Sportello Antisfratto di Imola